Titolo: Agente Cobra. La mia vita di cacciatore di criminali
Autore: Attilio Alessandri
Editore: Chiarelettere
Collana: Reverse
Anno edizione: 2023
In commercio dal: 28 febbraio 2023
Pagine: 208 p., Brossura
Attilio Alessandri, è nato nel 1962 nell’hinterland romano. Arruolatosi in polizia al termine del liceo, è passato dal reparto celere alla squadra volante e infine, nel 1982, ventenne, alla mobile. Qui ha percorso tutte le tappe della carriera fino al grado di sostituto commissario coordinatore, il più alto accessibile a un poliziotto non laureato. Ha ricevuto quattro promozioni per meriti sul campo, conquistate sulle strade di Roma in cui la squadra Cobra, da lui capeggiata, affrontava una dopo l’altra le bande armate che prendevano di mira banche e portavalori. Ha arrestato criminali di ogni genere: rapinatori, pedofili, narcotrafficanti, assassini. È andato in pensione nel 2022, ma continua a collaborare con le forze dell’ordine.
Attilio Alessandri (aka Agente Cobra) è il poliziotto più decorato della squadra mobile romana. Per oltre quarant’anni è stato protagonista di operazioni memorabili: l’arresto del cassiere della mafia Pippo Calò e quello del narcotrafficante Massimiliano Avesani, detto “il Principe di Malaga”; le operazioni speciali per combattere lo strapotere della banda della Magliana; la cattura di Massimo Carminati, “il Cecato”, per decenni il criminale più temuto di Roma; i sequestri di persona; l’esperienza nell’antirapina; la caccia ai terroristi dei Nar (Nuclei armati rivoluzionari) e molto altro, che per la prima volta in questo libro ha deciso di raccontare in prima persona.
Come e perché è nata la squadra speciale Cobra. Come si costruisce un’operazione di polizia che porta all’arresto di pericolosi criminali o latitanti. Come si sventa una rapina a mano armata. Le sue sono storie di un’esistenza condotta sempre al limite, all’interno di un corpo, quello della polizia di Stato, a cui ha dedicato tutta la vita, sacrificando gli affetti e rischiando in prima persona di essere ucciso. Un corpo che è luci e ombre, come lo stesso agente Cobra sottolinea.
Perché “se il mondo è malato, lo è anche il Corpo di polizia”