“Campo di Battaglia” è un film del 2024 diretto da Gianni Amelio, scritto da Gianni Amelio e Alberto Taraglio, con: Alessandro Borghi, Gabriel Montesi, Federica Rosellini, Giovanni Scotti, Vince Vivenzio, Alberto Cracco, Luca Lazzareschi, Maria Grazia Plos, Rita Bosello.
La Grande Guerra in cui l’Italia entrò nel 1915, un anno dopo lo scoppio, vide il Paese spaccato in due: tra intervenisti e non belligeranti. Gli interventisti sostenevano che solo la partecipazione al conflitto mondiale avrebbe garantito la totale unità del Paese ai danni dell’odiato Impero austro-ungarico. Oltre alle motivazioni territoriali e politiche, tra i giovani dell’epoca circolava anche la fascinazione secondo cui, soltanto partecipando al conflitto, l’Italia avrebbe potuto conquistare un posto di prestigio tra le altre grandi potenze mondiali.
L’euforia e l’entusiasmo degli italiani furono rapidamente, quanto tragicamente, spenti dall’orrore della guerra, e vennero sostituti dalla paura e dalla rassegnazione, soprattutto in seguito alla disfatta militare di Caporetto (24 ottobre 1917).
Dopo quest’ultimo tremendo crollo militare, l’opinione pubblica si divise ancora; stavolta tra chi sosteneva di continuare il conflitto e chi invece riteneva ragionevole firmare l’armistizio per evitare ulteriori perdite.
La Grande Guerra ha letteralmente cancellato un’intera generazione, facendo scoprire per la prima volta nella storia dell’uomo cosa volessero dire parole come: guerra di logoramento, di trincea ecc. Come in ogni conflitto, il pessimismo era bandito, il disfattismo considerato alla stregua un tradimento e i traditori e disertori immediatamente fucilati.
In questo contesto storico, politico e soprattutto umano si inserisce “Campo di Battaglia” di Gianni Amelio, presentato in concorso alla Mostra del cinema di Venezia. Siamo nel 1918 e le sorti del conflitto sono incerte, e l’ordine dei vertici militari è quello di rispedire i soldati feriti in prima linea il prima possibile. E così, da fedele ufficiale, si comporta Stefano, accantonando completamente i propri doveri da medico.
Invece Giulio, scevro da sciocchi ideali, vede nei giovani soldati provenienti da tutta Italia, la vera tragedia di una guerra che trasforma uomini in carne da macello. Un prezzo “necessario”, ma comunque sempre orrendo per sedersi al tavolo dei vincitori. Così Giulio decide di intervenire, anche lui “tradendo”, almeno in parte, il giuramento di Ippocrate – tentare di salvare più ragazzi possibili – e inizia ad infliggere loro mutilazioni più o meno permanenti.
Amelio, raccontando e mostrando le opposte posizioni, ben interpretate da Gabriel Montesi e Alessandro Borghi, evidenzia l’ipocrisia della guerra e di come, in condizioni estreme, non ci sia il minimo posto per sentimenti di pietà e compassione.
“Campo di Battaglia” narra vicende del primo conflitto mondiale, ma, nei fatti, può essere tranquillamente traslato nell’epoca moderna, come visione critica della situazione geopolitica e militare che stiamo vivendo.
“Campo di Battaglia” presenta uno script valido e funzionale, soprattutto nella prima parte della pellicola, stimolando lo spettatore alla riflessione e spingendolo a prendere posizione tra le visioni opposte dei due medici. Poi Amelio decide di virare bruscamente sul tema della “spagnola”, per mostrarci come l’epidemia è stata in grado di fare un numero di morti addirittura superiore a quello del conflitto (600mila Italiani morirono a causa della “spagnola”).
Anche in questo caso risulta inevitabile il parallelismo con la pandemia di Covid, e con l’ordine perentorio dei vertici militari di silenziare ogni tipo di notizia o informazione per evitare il panico tra le truppe. Una scelta autoriale e narrativa che crea una frattura narrativa con quanto visto ed affrontato nella prima parte del film. Ci troviamo però di fronte a due linee di racconto purtroppo mal amalgamate, con la seconda “liquidata” in modo frettoloso e davvero troppo poco approfondita.
In conclusione “Campo di battaglia” va visto come un progetto riuscito a metà, poiché il film paga pesantemente l’ambizione di voler unire troppe tematiche, perdendo così di vista l’identità creativa principale: l’inutilità e la distruttività della guerra; e che i conflitti, come pure le epidemie, uccidono e provocano dolore e sofferenza, che nessuna vittoria può mitigare e tantomeno giustificare.
SINOSSI
Campo di Battaglia, film diretto da Gianni Amelio, è ambientato sul finire della Prima Guerra Mondiale. Due ufficiali medici, amici d’infanzia lavorano nello stesso ospedale militare, dove ogni giorno arrivano dal fronte i feriti più gravi. Molti di loro però si sono procurati da soli le ferite, sono dei simulatori, che farebbero qualsiasi cosa pur di non tornare a combattere.
Stefano (Gabriel Montesi), di famiglia altoborghese, con un padre che sogna per lui un avvenire in politica, è ossessionato da questi autolesionisti e, oltre al medico, fa a suo modo lo “sbirro”. Giulio (Alessandro Borghi), che sognava di fare il biologo, apparentemente più comprensivo e tollerante, non sopporta la vista del sangue, ed è più portato verso un lavoro da ricercatore. Anna (Federica Rosellini), amica di entrambi dai tempi dell’università, sconta il fatto di essere donna. A quei tempi, senza una famiglia influente alle spalle, era particolarmente complesso conseguire una laurea in medicina, eppure lei affronta con grinta un lavoro duro come volontaria della Croce Rossa.
Qualcosa di strano accade intanto tra i malati: molti si aggravano misteriosamente. Forse c’è qualcuno che provoca di proposito delle complicazioni alle loro ferite, perché i soldati vengano rimandati a casa, anche storpi, anche mutilati, purché non tornino di nuovo in battaglia. C’è dunque un sabotatore dentro l’ospedale?
Intanto sul fronte, proprio verso la fine del conflitto, si diffonde un’infezione che colpisce in maniera implacabile più delle armi nemiche, e che, ben presto, contagia anche la popolazione civile.
Regia: Gianni Amelio
Cast: Alessandro Borghi, Gabriel Montesi, Federica Rosellini, Giovanni Scotti, Vince Vivenzio, Alberto Cracco, Luca Lazzareschi, Maria-Grazia Plos, Rita Bosello, Melania Mennea
Genere: Drammatico
Paesi di produzione: Italia
Anno: 2024
Durata: 104 minuti
Uscita cinema: giovedì 5 settembre 2024
Distribuzione: 01 Distribution
Consigli per la visione: +13