Giurato numero 2 – Chi è senza peccato, scagli la prima pietra

Justin Kemp, giovane uomo con un passato da alcolizzato e un futuro da padre – la moglie è in attesa di una bambina -, è convocato come giurato in un sordido caso di omicidio alle porte di Savannah, in Georgia. La vittima, Kendall Carter, è stata presumibilmente picchiata a morte e abbandonata in un fosso dopo una violenta discussione col suo ragazzo, membro pentito di una gang di quartiere. Il colpevole ideale per i dodici giurati e per il procuratore della contea, in piena campagna elettorale. Faith Killebrew espone i fatti e la vertigine sale. Justin, giurato numero 2, realizza progressivamente la propria colpevolezza nella tragedia avvenuta un anno prima, nel cuore della notte, sulla stessa strada dove si era convinto di aver investito un cervo. Sotto una pioggia battente di ricordi, il marito perfetto si scopre omicida involontario e si ritrova difronte a un dilemma morale: confessare, scagionando l’imputato, o sottrarsi alla giustizia, condannando un innocente?

Anora – La commedia più bella dell’anno

Anora, una giovane lavoratrice del sesso di Brooklyn, si imbatte nella possibilità di vivere la fiaba di Cenerentola, dopo aver incontrato e sposato, senza grandi dubbi, il figlio di un oligarca. Una volta che la notizia arriva in Russia, l’esperienza da sogno è minacciata dall’arrivo a New York dei suoceri, intenzionati a far annullare il matrimonio.

Wicked – Un musical che canta la società contemporanea

Wicked, film diretto da Jon M. Chu, si svolge nel Regno di Oz, anni prima dell’arrivo di Dorothy Gale. Elphaba (Cynthia Erivo) e Glinda (Ariana Grande), sono due giovani aspiranti streghe appena entrate nella prestigiosa università di stregoneria. Elphaba ha la carnagione verde e Glinda è bionda e angelica. Destinate a diventare rispettivamente, la Strega Cattiva dell’Ovest e la Strega Buona del Sud, le due giovani studentesse diventano grandi amiche. La loro è un’amicizia ostacolata dagli schemi corrotti del Regno, ma nonostante qualche screzio, Elphaba e Glinda rimangono unite. Quando Elphaba viene invitata nel palazzo del Mago di Oz (Jeff Goldblum), porta con sé la sua migliore amica. È l’inizio di una straordinaria avventura che svela i retroscena che sono all’origine del celebre racconto del viaggio di Dorothy verso la Città di Smeraldo.

Longlegs – Chi ha paura di Nicolas Cage?

Anni ’90; la giovane agente del FBI Lee Harker (Maika Monroe), poca esperienza ma molto intuito, è reclutata dal veterano agente Carter (Blair Underwood) per indagare su una serie di brutali omicidi-suicidi avvenuti nell’Oregon. Tra le vittime ci sono degli elementi in comune: il capofamiglia uccide tutti gli altri e poi si toglie la vita, mentre le figlie femmine assassinate festeggiano tutte il compleanno il 14 del mese. Anche la vita di Lee è tutt’altro che normale, vista la sua estrema paura degli altri e il suo tentativo di evitare qualunque contatto umano, a meno di essere costretta, come nel caso in cui Carter le fa conoscere sua moglie e sua figlia piccola. Intanto, dopo ogni omicidio vengono rinvenute delle lettere dai caratteri incomprensibili in cui è riconoscibile soltanto la firma: Longlegs. Lee inizia così a decifrare queste lettere facendosi aiutare dal suo sesto senso, e nel corso delle indagini viene a galla che l’agente ha avuto un legame con il killer. Nonostante tutto, è proprio questa rivelazione a spingerla in maniera ancora più ossessiva nel tentativo di risolvere il caso.

Parthenope – Effimera giovinezza

Parthenope, il film diretto da Paolo Sorrentino, racconta il lungo viaggio della vita di Parthenope, dal 1950, quando nasce, fino a oggi. Un’epica del femminile senza eroismi, ma abitata dalla passione inesorabile per la libertà, per Napoli e gli imprevedibili volti dell’amore. I veri, gli inutili e quelli indicibili, che ti condannano al dolore, per poi farti ricominciare. La perfetta estate di Capri, da ragazzi, avvolta nella spensieratezza. E la fine, il capolinea, sempre in agguato. Ogni giovinezza si assomiglia all’altra, perché hanno tutte un punto in comune: la brevità.

E poi i napoletani, vissuti, osservati, amati. Uomini e donne disillusi e vitali, con le loro derive malinconiche, le ironie tragiche, gli occhi un po’ avviliti, le impazienze, la perdita della speranza di poter ridere ancora una volta per un uomo distinto che inciampa e cade in una via del centro.

Sa essere lunghissima la vita, memorabile o ordinaria. Lo scorrere del tempo regala tutto un repertorio di sentimenti. E lì, in fondo, vicina e lontana, questa città indecifrabile: Napoli, che ammalia, incanta, urla, ride e sa farti male.

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