Chiamatemi Cassandra

Editore: Sellerio Editore
Traduttore: Giulia Zavagna 
Palermo Collana: Il contesto
Anno edizione: 2022
Uscita: 6 settembre 2022
Pagine: 236 p., Brossura

Marcial Gala è nato a L’Avana nel 1965. Poeta, romanziere e architetto, oltre a Chiamatemi Cassandra ha scritto i romanzi RocanrolLa Catedral de los Negros e Sentada en su verde limón, tradotti in molti paesi del mondo. Vive tra Buenos Aires e Cienfuegos.

Rauli è un ragazzino di dieci anni che vive in un mondo decisamente ostile. Adora leggere, ha un amore sfrenato per i miti greci, conosce perfettamente l’Iliade, ma a Cuba tra gli anni Settanta e Ottanta questo connubio di passioni fa di lui un bersaglio di derisione e disprezzo. La sua intelligenza e il suo temperamento, così lontano dal machismo che prescrive ruoli e comportamenti, gli rendono la vita difficile con i compagni di scuola, con il padre che non lo capisce, con il fratello maggiore che spesso è violento.


Non solo si riconosce diverso, Rauli, ma è convinto di essere la reincarnazione della profetessa Cassandra, figlia di Priamo re di Troia, a cui il dio Apollo ha donato la facoltà della preveggenza. Come lei, da quando è piccolo avverte il futuro e il de-stino delle persone che gli stanno intorno, ma se li svelasse nessuno gli crederebbe. Ha visto, o ha solo creduto di vedere, quando moriranno il padre, la madre, il fratello. Sa, o crede di sapere, che lui stesso morirà a diciannove anni, nell’esercito cubano inviato in Angola. Per le persone che gli stanno attorno Rauli è un camaleonte che si può trasformare a piacere. La madre lo veste come la sorella scomparsa, il suo capitano lo paragona alla moglie lontana, i soldati del reggimento lo chiamano tutti Marilyn Monroe. Lui si sente Cassandra.


Muovendosi tra l’infanzia e l’adolescenza di Rauli nella città di Cienfuegos, tra i campi di battaglia in Angola e le spiagge dell’antica Troia, questo è il romanzo di un personaggio che scopre la voracità della bellezza e la brama della fantasia, e da questa fame può essere salvato o distrutto. È la ricerca di un desiderio di libertà, la libertà di scoprire se stessi e diventare quello che davvero si vuole essere, contro ogni destino già segnato. È una storia in cui la forza dell’immaginazione è capace di rompere le gabbie che si celano nello sguardo degli altri, e di creare una voce con il potere di raccontarsi fino in fondo. È un romanzo antico e modernissimo, al confine tra il vecchio mondo e un mondo che si accinge a nascere.

«Nel cuore di questa storia incandescente arde il giovane Rauli, sospeso tra gli Dei e la Rivoluzione, tra un corpo da cui vuole fuggire e un mondo che non accetta quelli come lui. È un romanzo abbagliante». (Junot Díaz)

RECENSIONE VIDEO

CITAZIONI da CHIAMATEMI CASSANDRA

“Vedere i morti porta male, è una pazzia, ora siamo tutti marxisti-leninisti, atei, e se vedi i morti vuol dire che sei pazzo.” (Marcial Gala, Chiamatemi Cassandra)

Tag: Morte | Pazzia

“Niente di quel che non è mai stato vivo può morire, sanno i giovani.” (Marcial Gala, Chiamatemi Cassandra)

Tag: Morte | Vita | Gioventù |

“Non avrei voluto che fosse così cruento, avrei voluto che la mia anima si librasse più in alto, che potessimo dirci le cose che non ci siamo detti mai quando mi guardavi con quegli occhi nei quali brillava una luce segreta che io comprendevo appena.” (Marcial Gala, Chiamatemi Cassandra)

Tag: Anima | Parole | Sguardo | Luce 

“Io sono la metà dei figli di mio padre e devo guardarlo dritto negli occhi azzurri che nascondono sempre un fondo di paura, come se mio padre temesse di sapere chi sono” (Marcial Gala, Chiamatemi Cassandra)

Tag: Sguardo | Nascondere | Paura | Padre | Figlio

“Sto sentendo la terra dell’Angola fra le labbra, la sento come il sapore di un’antica moneta achea che qualcuno mi deposita in bocca perché possa pagarmi il viaggio per l’Ade.” (Marcial Gala, Chiamatemi Cassandra)

Tag: Terra | Sapore | Moneta | Bocca | Viaggio | Ade

“Non si smette di essere chi si è solo perché si muore” (Marcial Gala, Chiamatemi Cassandra)

Tag: Morte

“Gli uomini non si misurano dalla testa al suolo, bencì dalla testa al cielo” (Marcial Gala, Chiamatemi Cassandra)

Tag: Uomo | Misure

“Noi umani non siamo altro che reincarnazioni, ombre che tu mandi sulla terra per divertirti, perché lo fai?” (Marcial Gala, Chiamatemi Cassandra)

Tag: Esseri umani | Ombre | Terra | Divertimento

“Anche se mi allontani e non vuoi sapere nulla di me, anche se per te non sono che un vento senza direzione, io e te siamo tenuti insieme da un filo invisibile che ci lega l’uno all’altro e che ci avvicina sempre più, ci unisce sempre più.” (Marcial Gala, Chiamatemi Cassandra)

Tag: Allontanarsi | Vento | Filo | Avvicinarsi

“Per lui i morti sono solo una bruma, una sonnolenza, uno starsene in piedi a guardare il nulla.” (Marcial Gala, Chiamatemi Cassandra)

Tag: Morte | Sonnolenza | Stare in piedi | Nulla

“D’un tratto mi rendo conto che sono felice e che sarei più felice se non ci fosse nient’altro, se restassimo per sempre impressi sulla tela della tua memoria, se non ci muovessimo mai più.” (Marcial Gala, Chiamatemi Cassandra)

Tag: Felicità | Nulla | Memoria

“I morti mi circondano, si accalcano sulle nostre teste, rallentano i nostri gesti, le nostre azioni al punto che alla fine ci fermiamo come giocattoli che rimangono senza carica.” (Marcial Gala, Chiamatemi Cassandra)

Tag: Morte | Giocattoli

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