IL CINEMA ITALIANO
Il cinema italiano vanta una lunga ed eccelsa tradizione che parte dai primi anni del XX secolo. La nascita vera e propria del cinema nostrano risale al lontano 1896, quando i fratelli Lumière portarono il loro famoso cinematografo a Roma, suscitando l’interesse del pubblico del bel paese. Da allora, il cinema italiano ha percorso e tracciato una strada di profonda bellezza ed originalità, diventando una delle industrie cinematografiche più importanti al mondo. Da “La dolce vita” di Federico Fellini a “Nuovo Cinema Paradiso” di Giuseppe Tornatore, sono moltissimi i film italiani che hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia del cinema.
Una delle caratteristiche distintive dei film italiani è sicuramente quella di riuscire, attraverso sceneggiatori di altissimo livello, a raccontare e creare storie coinvolgenti e autentiche. I registi si sono spesso concentrati sulla realtà e sulle dinamiche sociali dell’Italia, affrontando temi universali come l’amore, la famiglia, la politica e l’evoluzione della società. Questi ingredienti hanno reso i film italiani profondamente emozionanti e in grado di toccare il cuore degli spettatori.
Nonostante la lunga tradizione di capolavori indimenticabili, negli ultimi anni, più precisamente nel nuovo secolo, oltre alle produzioni di grande successo, si è stati costretti ad assistere anche all’uscita di numerosi film che, purtroppo, hanno fortemente deluso le aspettative e lasciato agli spettatori con l’amaro in bocca.
La produzione dei film brutti italiani nel nuovo millennio sembra essere stata influenzata da diverse problematiche. Una delle principali critiche è rivolta alla mancanza di originalità e alla tendenza a raccontare storie poco innovative e tremendamente prevedibili, seguendo una formula puramente commerciale, fornendo un intrattenimento mediocre, il tutto a scapito di una narrazione profonda e coinvolgente.
FILMACCI
Nel loro libro “Filmacci: 100 film italiani da evitare dal 2000 a oggi“, gli autori Filippo Morelli e Cesare Paris si avventurano in un viaggio a tappe attraverso il mondo dei flop cinematografici italiani degli ultimi vent’anni. Disastri sia a livello artistico che commerciale. Il libro offre una panoramica del cinema italiano nel nuovo millennio, evidenziando il boom di produzioni che, nonostante le promesse e le aspettative, si sono rivelati dei veri e propri buchi nell’acqua.
Gli autori analizzano le cause di questo fenomeno, tra cui la tendenza ad adottare formule scontate, gli scarsi investimenti nell’ideazione e nella scrittura di sceneggiature di qualità e la mancanza di coraggio nello sperimentare.
Morelli e Paris guidano il lettore attraverso una selezione dei film più controversi e orrendi, offrendo una disamina accurata dei principali fattori che li hanno resi dei veri e propri fallimenti. Dagli errori nel casting alle sceneggiature incoerenti, dal montaggio confusionario alla totale mancanza di originalità, gli autori sottolineano le ragioni che hanno portato questi film all’insuccesso, a volte prevedibile.
“Filmacci: 100 film italiani da evitare dal 2000 a oggi” di Filippo Morelli e Cesare Paris è un viaggio appassionante e soprattutto divertente attraverso il mondo dei “filmacci” italiani.
L’opera offre uno spaccato della situazione attuale del cinema italiano, mettendo in luce le cause che hanno portato ad una serie di produzioni disastrose.
Un libro da leggere, soprattutto per gli amanti del cinema, per capire meglio la situazione attuale e per comprende gli errori che non vanno commessi per non dare alla luce film talmente brutti da essere quasi sublimi.
Titolo: Filmacci
Autore: Filippo Morelli, Cesare Paris
Editore: Bibliotheka Edizioni
Collana: 35mm
Anno edizione: 2023
In commercio dal: 24 novembre 2023
Pagine: 364 p., Brossura
Filippo Morelli nasce a Civitavecchia nel 1974. Ha scritto sul quotidiano Il Manifesto e sulle riviste Videotecnica, Cinema in casa, Tutto Digitale e sull’edizione italiana della britannica Hotdog. Nel 2003 è fondatore, scrittore e unico lettore del sito Morelli’s Movie Guide, morto di stenti ormai da anni. A un certo punto decide che è ora di mangiare e inizia a lavorare nelle librerie Feltrinelli.
Cesare Paris, 1973, laureato in Storia e Critica del Cinema presso La Sapienza di Roma. Giornalista pubblicista, ha collaborato come critico cinematografico per il sito Kataweb Cinema (La Repubblica), la rivista Film e il quotidiano Rinascita. Collabora con il mensile il Millimetro. Con Bibliotheka ha pubblicato La risata amara – La morte della Commedia all’Italiana (2021).