Autore: Samantha Silva
Traduttore: Daria Restani
Editore: Neri Pozza
Collana: I narratori delle tavole
Anno edizione: 2022
In commercio dal: 08 novembre 2022
Pagine: 288 p., Brossura
Samantha Silva è una scrittrice e sceneggiatrice che vive in Idaho. Si è laureata alla Johns Hopkins University’s School of Advanced International Studies, e ha studiato per un periodo nella sede di Bologna, in Italia. I suoi racconti e i suoi saggi sono apparsi su One Story e LitHub. Un cortometraggio, The Big Burn, che ha scritto e diretto, è stato presentato in anteprima al Sun Valley Film Festival nel 2018. Attualmente sta lavorando all’adattamento per il teatro del suo romanzo di debutto, Mr. Dickens and His Carol.
Con Il canto di Mr Dickens, Samantha Silva riporta in vita l’intero universo dickensiano, regalandoci una favola di Natale ambientata per le strade di una Londra fumosa e gelida, ma anche luminosa e piena di fascino, come un grande circo galleggiante pieno di prodigi e misteri. Una lettera d’amore a Charles Dickens e alla sua opera; un romanzo allegro e commovente al tempo stesso, infuso di intelligenza e calore.
Gloriosa Devonshire Terrace, casa splendida, con il suo ampio giardino, i vasti scaloni, le grandi promesse di felicità e i suoi costi, altrettanto importanti! Cosí pensa Charles Dickens nell’inverno del 1843 mentre, seduto alla sua scrivania, compone l’ultima puntata di Martin Chuzzlewit. Manca solo un mese a Natale, ma Mr Dickens non è molto in animo di preparare festeggiamenti.
Al piano di sotto sua moglie Catherine è in travaglio: un nuovo bambino sta arrivando, pronto ad abitare la lussuosa dimora di famiglia, ma che ben presto, ahimè, sarà solo l’ennesima bocca da sfamare. Tutti vogliono qualcosa da lui: soldi, regali, un autografo, qualche riga di dedica o, nel caso della sua famiglia, una festa di Natale piú grande di quanto si sia mai vista.
E Martin Chuzzlewit non sta vendendo bene come tutti speravano. Nemmeno un quindicesimo di Oliver Twist, precisano i suoi editori. Che, per di piú, lo ricattano: se non consegnerà al piú presto un nuovo libro d’occasione, e sarà meglio che sia un libro adatto alle feste di Natale, dovrà restituire l’anticipo già versato. Cosí, gli incubi di una povertà che Dickens ha già ben conosciuto ricominciano a tormentarlo.
Ma quello che doveva essere solo un breve libriccino si rivela impresa ben piú ardua, specie perché Dickens sembra afflitto da un caso particolarmente ostinato di blocco dello scrittore. In cerca di idee, vaga per le strade mutevoli di Londra, finché una notte non conosce la misteriosa Eleanor Lovejoy. Avvolta in una mantella viola, Eleanor gli appare come un fantasma gentile o forse una musa, capace di ricondurre da lui l’ispirazione persa. Al suo fianco Charles intraprenderà un viaggio alla scoperta di sé stesso e il libro che ne scaturirà, Canto di Natale, cambierà la storia della letteratura per sempre.
«Una storia che affascina e commuove. La nebbia e i fantasmi che abitano questo romanzo sono gli stessi che popolano l’originale dickensiano. L’ho letto in un paio di avidi sorsi, come in un brindisi natalizio». Anthony Doerr