“Il caso Belle Steiner” è un film del 2024 diretto da Benoît Jacquot, con sceneggiatura di Benoît Jacquot e Julien Boivent, basato sull’omonimo romanzo di Georges Simenon, con Guillaume Canet, Charlotte Gainsbourg, Kamel Laadaili, Pauline Nyrls.
Ogni giallista sogna di scrivere il delitto perfetto da risolvere. Nella realtà, un omicidio senza soluzione è un dramma. Oggi la giustizia non si ferma ai tribunali: si consuma anche sui social e in televisione, dove il sospetto può trasformarsi rapidamente in colpevole.
Georges Simenon, con il suo romanzo del 1952, aveva già anticipato il tema della malagiustizia mediatica. Benoît Jacquot lo porta sullo schermo con un giallo solido e introspettivo, capace di mantenere alta la tensione attraverso il non detto, le espressioni trattenute e il peso del sospetto, più che con eventi eclatanti.
Pierre e Cléa sembrano una coppia felice e innamorata. Lui, un uomo schivo e riservato, è professore di matematica al liceo; lei, più espansiva, lavora in un negozio di ottica. Sognano di adottare un bambino, ma la tragica e misteriosa morte di Belle cambia ogni cosa. Pierre afferma di non aver visto né sentito nulla, ma essendo l’unico testimone, tutti i sospetti ricadono inevitabilmente su di lui. L’uomo rimane impassibile, fermo nella sua versione dei fatti, nonostante le pressioni. Non ci sono prove contro di lui, ma chi ha ucciso Belle? Le indagini non riescono a dare risposte. Il matrimonio di Pierre e Cléa si rivela meno saldo di quanto sembrasse inizialmente, ma Cléa resta al fianco del marito, senza mai mostrare dubbi o incertezze.
Guillaume Canet offre un’interpretazione magistrale: il suo Pierre è impenetrabile, un uomo chiuso nel proprio mondo fatto di silenzi, sguardi e calcoli. Non si capisce mai cosa pensi o provi realmente. Rende credibile la sua difesa, ripetendo costantemente la sua verità e ignorando i consigli di chi lo esorta a rispondere agli attacchi della stampa e della polizia. La coppia Canet-Gainsbourg funziona perfettamente sullo schermo, mantenendo sempre coerenza e credibilità durante i cambi narrativi e di tono imposti dalla storia.
“Il caso Belle Steiner” non è solo un giallo, ma anche una critica ai processi mediatici e alla tendenza di trovare rapidamente un colpevole, anche senza prove concrete. L’indagine si conclude con l’assoluzione di Pierre da ogni accusa. Giustizia è stata fatta, dunque? Non per Belle, sicuramente. Pierre è stato ingiustamente perseguitato o è un assassino freddo e calcolatore? Il film lascia lo spettatore con un interrogativo aperto, mentre osserva l’uomo riprendere la propria vita, ma in modo diverso dal solito.
SINOSSI
La storia si svolge in una piccola città di provincia e segue la vita apparentemente tranquilla dei coniugi Pierre e Cléa (Guillaume Canet e Charlotte Gainsbourg). Pierre è un insegnante di matematica, riservato e introverso, mentre Cléa è un’ottica, più socievole e allegra. La loro routine viene sconvolta dall’arrivo di Belle, la giovane figlia di un loro amico, che decidono di ospitare per un anno. Tutto cambia quando, una notte, Belle viene trovata morta in casa, strangolata. Pierre, unico presente al momento del delitto, diventa subito il principale sospettato. Non avendo un alibi, nega qualsiasi coinvolgimento con la ragazza, ma si trova presto al centro di un’indagine che travolge completamente la sua vita e quella di sua moglie.
Regia: Benoît Jacquot
Cast: Guillaume Canet, Charlotte Gainsbourg, Kamel Laadaili, Pauline Nyrls
Genere: Drammatico, Thriller
Paese di produzione: Francia
Anno: 2024
Durata: 100 minuti
Uscita cinema: giovedì 13 marzo 2025
Distribuzione: Europictures
Consigli per la visione: Film per tutti