RECENSIONE
Il conflitto mediorientale, più precisamente quello tra i Paesi Arabi e lo Stato d’Israele, rimane uno dei più dibattuti e complessi problemi geopolitici del nostro tempo.
Il conflitto arabo-israeliano, scritto da Thomas G. Fraser ed edito dalla casa editrice il Mulino, è uno dei saggi più approfonditi e accurati su questa spinosissima questione. Questo lavoro ambizioso e ben documentato fornisce una panoramica completa degli eventi storici, delle cause e degli sviluppi attuali di un confronto che ha plasmato le dinamiche politiche del Medio Oriente per più di un secolo.
Già dalle prime pagine, Fraser conduce il lettore attraverso le radici storiche del conflitto arabo-israeliano. Partendo dal sionismo e dalla sua visione di un’entità ebraica indipendente nella Terra di Israele, il libro esplora la reazione delle comunità arabe locali e il crescente risentimento verso la sempre più massiccia presenza ebraica.
Dai movimenti di resistenza arabi alle prime ondate di immigrazione ebraica, ci si immerge completamente nelle complesse dinamiche che hanno portato allo scoppio del conflitto nell’immediato dopoguerra.
L’autore esamina attentamente l’era post-indipendenza, in maniera particolare i principali eventi che hanno contribuito ad intensificare e inasprire il conflitto. Dall’espansione dei confini israeliani durante la guerra del 1948 alla guerra dei sei giorni nel 1967 e alla guerra del Kippur del 1973, il libro mette in evidenza come i conflitti militari abbiano inesorabilmente minato l’equilibrio di potere nella regione e plasmato l’atteggiamento delle due parti coinvolte.
Nella parte centrale del testo vengono esaminati i vari tentativi di pace tra israeliani e palestinesi. Dal processo di pace di Oslo nel 1993 all’iniziativa di pace di Beirut del 2002, il libro esamina come gli sforzi per raggiungere un accordo di pace siano stati spesso frustrati da ostacoli politici, economici e sociali. L’autore esplora anche le ragioni per cui le trattative di pace hanno spesso fallito e come le questioni fondamentali come quella dei profughi palestinesi e il futuro di Gerusalemme siano rimaste insolute.
Nel quadro generale del conflitto, hanno avuto e hanno tutt’ora un ruolo fondamentale le potenze regionali e internazionali. Dal coinvolgimento degli Stati Uniti e dell’Unione Europea alle influenze delle nazioni arabe: tra cui Egitto, Siria e Arabia Saudita, Fraser evidenzia le complesse interazioni tra gli attori regionali e internazionali e come queste influenzino pesantemente il conflitto stesso. Il saggio, come è giusto che sia, esplora anche gli sviluppi più recenti di una crisi che sembra non avere fine e offre alcune prospettive sul possibile andamento futuro del conflitto.
Il conflitto arabo-israeliano di Thomas G. Fraser offre una panoramica completa e ben documentata di una delle questioni geopolitiche più controverse del nostro tempo. Dallo scontro di ideologie alle battaglie militari, dalle trattative di pace fallite ai complessi rapporti regionali e internazionali, questo libro fornisce ai lettori una comprensione approfondita delle radici storiche, delle sfide attuali e delle prospettive future del conflitto arabo-israeliano.
Un’opera fondamentale per comprendere a fondo le dinamiche di questa crisi geopolitica che ha diviso e divide ancora nazioni e continenti, e che negli ultimi mesi si è inasprita nuovamente, generando una spirale di violenza che appare senza fine.
Titolo: Il conflitto arabo-israeliano
Autore: Thomas G. Fraser
Traduttore: P. Giordano, G. Balestrino
Editore: Il Mulino
Collana: Universale paperbacks Il Mulino
Anno edizione: 2015
In commercio dal: 13 ottobre 2015
Pagine: 267 p., Brossura
Thomas G. Fraser è professore emerito nell’Università dell’Ulster. Tra i suoi libri: «Partition in Ireland, India and Palestine: Theory and Practice» (1984) e «The Usa and the Middle East since World War Two» (1989).