Titolo: La sutura
Autore: Sophie Daull
Traduzione: Cristina Vezzaro
Casa editrice: Voland
Collana: Amazzoni
Pag 192
Sophie Daull è attrice di teatro e scrittrice. Nel suo primo romanzo, Camille, mon envolée, miglior esordio del 2015 per la rivista “Lire” ricostruisce la vicenda della figlia, morta per malattia a sedici anni, mentre il secondo, La sutura – uscito in Francia nel 2016 – è dedicato alla madre. Nel 2019 ottiene il Premio dell’Unione Europea per la letteratura con Il lavatoio (Voland 2021).
Come raccontare la storia della propria madre quando di lei rimangono solo qualche fotografia e pochi documenti conservati in una scatola delle scarpe?
L’autrice decide di partire alla ricerca di Nicole, quella madre uccisa “con quarantuno coltellate” quando lei aveva appena 19 anni. Segue indizi, prove, testimonianze, tenta di ricucire un legame spezzato con la forza, e quando il filo si nasconde tra le pieghe della trama, viene in soccorso l’immaginazione, che Sophie Daull usa per riempire i buchi, rammendare le smagliature.
Da una sutura tra realtà e finzione emerge cosi il ritratto di una donna misteriosa, timida e magnetica, e si apre una voragine di segreti e omissioni da cui nessuno è stato risparmiato, nemmeno la figlia.