L’Abbaglio è un film del 2025 diretto da Roberto Andò, sceneggiatura di Roberto Andò, Ugo Chiti e Massimo Gaudioso, con Toni Servillo, Salvatore Ficarra, Valentino Picone, Tommaso Ragno, Giulia Andò, Leonardo Maltese.
“Squadra che vince non si cambia” recita un famosissimo mantra sportivo, applicato anche in tante altre discipline. Roberto Andò, e soprattutto i produttori, dopo l’inaspettato quanto fragoroso successo de “La Stranezza”, non hanno avuto alcun dubbio nel riunire nuovamente sullo schermo il trio Servillo-Ficarra e Picone.
Roberto Andò, con gli altri due sceneggiatori Chiti e Gaudioso, ha quindi pensato di poter passare dalla farsa pirandelliana alla spedizione dei Mille, utilizzando il medesimo schema narrativo. L’effetto sorpresa, però, difficilmente paga più di una volta, visto che non può essere il perno essenziale di una sceneggiatura, l’anima di un film.
Il successo de “La Stranezza” è scaturito dalla riuscita miscela tra la solidità attoriale di Toni Servillo e l’ironia del duo comico palermitano. Una ricetta, sia sul lato artistico che su quello narrativo, inedita quanto divertente, capace di catturare la curiosità dello spettatore, creando le condizioni per una visione godibile ed originale.
Le medesime premesse, riproposte a tre anni di distanza, hanno invece prodotto l’effetto opposto. Il regista ha peccato di presunzione autoriale, convinto di poter plasmare una pellicola sulla gloriosa spedizione dei Mille a sua immagine e somiglianza, inserendo nell’intreccio narrativo i due personaggi di finzione affidati al duo: Ficarra e Picone.
L’illusione di poter far coesistere ricostruzione storica e finzione è evaporata immediatamente, portando a galla la fragilità di un progetto concepito in maniera approssimativa, accentuata dalle differenze esistenti tra il cinema di Servillo e quello di Ficarra e Picone.
L’ Abbaglio si è rivelato un film incolore, scialbo, lento nel ritmo e soprattutto privo di una propria identità. Le vicende oscillano tra storia e finzione, sbandando troppo nell’intero arco narrativo, dando allo spettatore pochi strumenti per comprendere il filo rosso del racconto e le reali intenzioni del regista. Il film si muove lungo due rette: quella di Servillo, nei panni del Colonello Orsini, e quella dei due comici. Le due linee si toccano, collidono, si mescolano con scarsa armonia, offrendo rari momenti di coinvolgimento emotivo e d’intrattenimento.
L’ Abbaglio innalza il suo livello unicamente attraverso la forza recitativa e scenica di Toni Servillo e all’accurata ricostruzione storica – soprattutto per quanto riguarda i costumi. Mentre il duo Ficarra-Picone è completamente fuori contesto, incide poco e non riesce a far sorridere quasi mai. L’illusione di creare un’Italia unita, giusta e basata sul principio di uguaglianza attraverso la coraggiosa spedizione dei Mille fu forse un abbaglio. Ma ciò che è certo è che la visione dell’Abbaglio di Roberto Andò stimola nello spettatore un reale sbadiglio.
SINOSSI
5 maggio 1860. Giuseppe Garibaldi si prepara a compiere l’impresa dei Mille e affida al colonnello Vincenzo Giordano Orsini l’incarico di reclutare i volontari. Vanno bene un po’ tutti, anche i giovanissimi e gli sprovveduti. Fra questi ultimi ci sono Domenico, un siciliano claudicante specializzato in fuochi d’artificio, e Rosario, un palermitano emigrato al Nord che millanta un titolo nobiliare e un passato all’accademia militare. Poco importa che siano due impostori. Anche loro saranno utili.
Regia: Roberto Andò
Cast: Toni Servillo, Salvatore Ficarra, Valentino Picone, Tommaso Ragno, Giulia Andò, Leonardo Maltese
Genere: Storico
Paesi di produzione: Italia
Anno: 2025
Durata: 131 minuti
Uscita cinema: giovedì 16 gennaio 2025
Distribuzione: 01 Distribution
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