Titolo: L’estate del golpe
Autore: Stefania Limiti
Editore: Chiarelettere
Collana: Principioattivo
Anno edizione: 2023
In commercio dal: 7 aprile 2023
Pagine: 304 p., Brossura
Stefania Limiti, giornalista professionista, oggi collabora con “il Fatto Quotidiano” e “Left”. In
passato ha lavorato per “Gente”, “L’Espresso”, “La Rinascita della Sinistra”, “Aprile”. Da anni si
dedica alla ricostruzione di pezzi ancora oscuri della nostra storia. Con Chiarelettere ha
pubblicato L’Anello della Repubblica, Complici (con Sandro Provvisionato), Doppio livello, La
strategia dell’inganno e Colpevoli (con Sandra Bonsanti)
La storia
Un episodio terroristico di una violenza dirompente, eppure in fretta relegato nella penombra. Il 17 maggio 1973, alla questura di Milano, durante la commemorazione per il primo anniversario della morte del commissario Luigi Calabresi, scoppia un ordigno che provoca quattro morti e oltre quaranta feriti. Obiettivo mancato dell’attentato è il ministro dell’Interno Mariano Rumor. Movente dichiarato del maldestro killer, la vendetta per la morte non accidentale del compagno anarchico Giuseppe Pinelli, durante il fermo di polizia seguito alla strage di piazza Fontana. Ma il killer non è solo, né così anarchico come vuole far credere.
Si rivelerà invece l’ultimo anello di una catena golpista che opera sottotraccia da anni con un disegno preciso. Il braccio armato di un ambizioso piano sovversivo ordito fuori ma anche dentro lo Stato, con l’intento di comprimere l’ordine democratico costituzionale. Con un accurato lavoro di indagine e ricostruzione, Stefania Limiti interpella testimoni e ricompone i mille frammenti di una storia dispersa in vasti faldoni giudiziari e archivi di Stato a lungo secretati, raccontandoci un altro misconosciuto capitolo della strategia della tensione. Quel piano golpista fortunatamente sfumò, ma cinque anni dopo andò a segno con il delitto Moro.
L'inchiesta
In occasione del cinquantesimo anniversario, un’inchiesta sull’attentato del 17 maggio 1973 alla Questura di Milano che aveva come obiettivo il ministro dell’Interno Mariano Rumor e che provocò quattro morti e oltre quaranta feriti, senza però avere conseguenze su Rumor stesso.
Movente ufficiale della strage: una vendetta anarchica per la morte di Pinelli. Ma l’inchiesta di Stefania Limiti ci racconta che il killer era tutt’altro che un lupo solitario e tantomeno anarchico, ma piuttosto l’ultimo anello di una catena golpista che operava sottotraccia da anni con un disegno preciso.
Il braccio armato di un ambizioso piano sovversivo ordito fuori ma anche dentro lo Stato, con l’intento di comprimere l’ordine democratico costituzionale.
La Limiti ricostruisce minuziosamente un altro tassello oscuro e importantissimo della “strategia della tensione”: il piano golpista – nonostante il tragico bagno di sangue – in quell’occasione sfumò, ma qualche anno dopo, con Moro, le cose purtroppo andarono diversamente. Quello alla questura di Milano è un episodio fondamentale per la ricostruzione del difficilissimo periodo che va da Piazza Fontana al compromesso storico.