Scrittore prolifico, sceneggiatore riconosciuto a livello internazionale, amato da Stephen King e considerato da Peter Straub uno dei migliori autori di horror in America, Michael McDowell (Enterprise, 1º giugno 1950 – Boston, 27 dicembre 1999) è nato in Alabama negli anni Cinquanta.
La sua terra natia fu una fonte inesauribile di ispirazione, soprattutto per il legame che i suoi abitanti hanno con l’occulto e il soprannaturale.
La sua prima pubblicazione, L’amuleto (1979), un romanzo horror cupamente umoristico su un amuleto assassino che passa di mano in mano tra gli abitanti di una piccola città dell’Alabama, gli permise subito, grazie al successo riscontrato, di diventare uno scrittore a tempo pieno.
In meno di dieci anni scrisse più di trenta romanzi, tra cui The elementals (1981), il suo “libro più crudele e il più divertente da scrivere”, fino ad arrivare alla pubblicazione di Blackwater.
Da gennaio a giugno del 1983 McDowell pubblicò ogni mese un episodio dell’epica saga ambientata nella città di Perdido, Alabama, tra gli anni ’20 e ’60, che narra di un clan di ricchi proprietari terrieri, i Caskey, il cui equilibrio è sconvolto dall’arrivo in città di una misteriosa sconosciuta: Elinor Dammert.
L’enorme successo commerciale di Blackwater influenzò il suo amico e fan della prima ora, Stephen King, nella stesura de Il miglio verde (1996).
McDowell firmò 11 episodi della serie Un salto nel buio del regista de La notte dei morti viventi George Romero e collaborò con Tim Burton in Beetlejuice (di cui fu co-creatore e sceneggiatore) e in Nightmare before Christmas, di cui firmò l’adattamento.
Scomparve nel 1999 a causa di una complicazione dell’HIV, lasciando dietro di sé molti progetti incompiuti. Tabitha King, autrice e moglie di Stephen King, completerà uno dei suoi romanzi: Come candele che bruciano, pubblicato postumo nel 2006.
La saga di Blackwater, pubblicata da Neri Pozza, da gennaio 2023.