Titolo: Nato da nessuna donna
Autore: Franck Bouysse
Traduttore: Maddalena Togliani
Editore: Neri Pozza
Collana: Bloom
Anno edizione: 2020
In commercio dal: 5 novembre 2020
Nato a Brive-la-Gaillarde nel 1965, Franck Bouysse insegna biologia in un liceo tecnico di Limoges. Grande ammiratore di Faulkner, London e Cormac McCarthy, ha esordito nel 2004 con il romanzo La Paix du désespoir. Con Ingrossare le schiere celesti si è aggiudicato il prestigioso Prix Michel-Lebrun 2015.
Ogni storia è resa grande dal proprio mistero, soprattutto quando tende al dolore. Di questo è convinto Gabriel, un giovane curato di campagna, cui viene inaspettatamente affidata un’ardua missione.
Un giorno una sconosciuta si affaccia al suo confessionale, bisbigliando la storia di una donna morta in manicomio dopo aver ucciso il proprio figlio. Tra i suoi abiti sono nascosti dei quaderni che il curato dovrà prelevare durante la benedizione del corpo e portare via con sé.
Per quanto confuso, Gabriel acconsente alla richiesta della sconosciuta. Il giorno della sepoltura, senza neanche aprirli, afferra i quaderni e li nasconde sotto la tonaca.
Tra quelle pagine, scoprirà, è contenuta una storia che non può andare perduta e non può essere dimenticata: la storia di Rose… Rose ha quattordici anni e vive con la sua famiglia a Les Landes, una vecchia fattoria, quando suo padre, per colmare i numerosi debiti, decide di venderla a un ricco signore.
Ignara, la giovane viene condotta a Les Forges, un imponente castello immerso nella foresta. Nell’antica magione vivono Charles e la sua anziana madre, una vecchia arcigna magra come un chiodo, perennemente avvolta in un lungo abito nero. La moglie di Charles, Marie, malata, trascorre le sue giornate chiusa nella propria stanza, da cui non trapela mai il minimo rumore.
Rose dovrebbe occuparsi della casa e della cucina, un lavoro per cui la ragazza è ben disposta. Charles e sua madre non tardano, però, a svelare il loro vero volto: il volto di un mostro a due teste che non esita a costringere la giovane donna ad accettare il più crudele degli abbandoni.