Nosferatu è un film del 2025 scritto e diretto da Robert Eggers, con Aaron Taylor-Johnson, Nicholas Hoult, Bill Skarsgård, Willem Dafoe, Ralph Ineson, Lily-Rose Depp, Emma Corrin, Simon McBurney, Paul A Maynard, Stacy Thunes.
Se Bram Stoker fosse ancora vivo, credo che scatenerebbe il conte Dracula contro i “vampiri” di Hollywood. C’era una vera urgenza narrativa e stilistica nel tentare il remake di Nosferatu (1922) di Friedrich Murnau, un classico del cinema muto e capolavoro del cinema tedesco? Era davvero opportuno per la carriera di Robert Eggers mettersi a confronto con il regista Werner Herzog che aveva realizzato il “suo” Nosferatu nel 1979 con protagonista Klaus Kinski? Ed ancora, era cosi indispensabile per la critica impegnarsi nel trovare differenze e soprattutto somiglianze col Dracula di Francis Ford Coppola del 1992 con protagonista Garry Oldman? Tanti interrogativi ed unica risposta, almeno per il sottoscritto: No, era del tutto evitabile.
Il 2025 cinematografico è appena iniziato e già si leggono recensioni su questo Nosferatu in cui l’utilizzo dei superlativi e del termine capolavoro abbondano in quantità industriali. Robert Eggers è sicuramente un regista di talento, visionario, capace di dare vita ad una propria cifra stilistica ed identità autoriale. Un tempo si sarebbe detto e scritto che il cinema di Robert Eggers ha una sua nicchia di pubblico, avendo il dono di soddisfare visivamente lo spettatore ed al tempo stesso di raccontare storie particolari. Ma Hollywood ha stabilito che Robert Eggers fosse pronto al grande salto, dandogli così i mezzi per realizzare grandi produzioni. Una convinzione produttiva che, a mio modesto parere, si è scontrata inevitabilmente con la realtà dei fatti.
Nosferatu di Robert Eggers è un film imponente, sontuoso, accurato sul piano scenografico, nella realizzazione dei costumi, nella scelta delle location. Lo spettatore rimane colpito da una messa in scena elegante, puntuale, affascinato da uno stile di racconto capace di evocare paura e mistero. Un binomio emozionale che ha elevato a mito dapprima il Nosferatu letterario e poi quello cinematografico.
Robert Eggers è rimasto fedele al personaggio originale, privandolo di quella patina di cattivo fascinoso, quasi eroistico che alcuni registi hanno tentato goffamente di dargli. Ma la criticità si evidenzia paradossalmente proprio nell’aver realizzato un remake più fedele a quello del romanzo di Stoker che a quello di Mornau. Questa nuova versione di Nosferatu non aggiunge nulla alla storia, sebbene sia inserito in una magnifica cornice.
Eggers ha voluto dare il suo personale tocco autoriale, attribuendo al personaggio di Ellen, il duplice ruolo di vittima e responsabile del risveglio del conte. Ellen è un’anima inquieta, fragile quanto volubile, divisa tra il desiderio e la volontà di rispettare le regole della società. Il ruolo della donna diventa il perno del film, i suoi sentimenti e le sue pulsioni contrastanti rappresentano le contraddizioni dell’essere umano costantemente tentato dal proprio lato oscuro.
Lily-Rose Depp ci prova con tutta sé stessa per dimostrarsi all’altezza di una sfida attoriale così importante e complessa. Un’applicazione e una volontà che sono sicuramente apprezzabili. Eppure l’inquietudine voluta dal regista trasforma in alcuni momenti la Deep in una versione maldestra di Linda Blair ne l’Esorcista. Date le premesse, era difficile non cadere in questo errore attoriale. La giovane Deep ha dimostrato una crescita evidente, e soprattutto di possedere una buona presenza scenica, ma non sufficienti a soddisfare le alte aspettative e la complessa peculiarità del personaggio. Lily-Rose Depp è rimasta così nel guado attoriale, pagando colpe artistiche non sue.
Bill Skarsgård, dal canto suo, è un irriconoscibile Nosferatu. Inizialmente pauroso e temibile, si perde alla lunga con la sua voce rantolante, fastidiosa e ripetitiva. Il resto del cast artistico è complessivamente adeguato e coerente con i rispettivi personaggi, ma nessuno spicca in maniera particolare. Willem Dafoe si può definire ormai un veterano nel vestire i panni di professori eccentrici e/o pazzi. Lo spettatore, in questo caso, si interroga su dove finisca Dafoe e inizi il personaggio e viceversa.
In conclusione, Nosferatu di Robert Eggers è un bel esercizio di stile, una magnifica dimostrazione di potenza economica, un apprezzabile remake, ma che difficilmente rimarrà scolpito nella memoria del pubblico come i suoi predecessori.
SINOSSI
In Germania, a Wisborg, nel 1838, Thomas Hutter, novello sposo della bellissima Ellen, viene inviato dall’agenzia immobiliare per cui lavora in una remota residenza nei Carpazi. Appena arrivato nella regione l’uomo è tormentato da incubi e assiste ad alcune macabre pratiche locali. Accompagnato verso il castello del conte Orlock su di una carrozza misteriosamente senza cocchiere, viene accolto da quest’ultimo che lo costringe a firmare un contratto in una lingua antica e incomprensibile. Solo troppo tardi Hutter scopre la natura di non-morto del conte, ma, incapace di contrastarlo, si rifugia nella propria camera. Quando la creatura lascia il maniero diretto alla città, per avvicinarsi a Ellen, dalla quale è ossessionato già dall’adolescenza, Hutter rischierà la vita pur di fuggire. Nel frattempo Orlock ha scatenato una tremenda pestilenza nella città di Wisborg, che gli permette di agire indisturbato. Darà a Ellen tre giorni di tempo per cedere alla sua mortale corte.
Regia: Robert Eggers
Cast: Aaron Taylor-Johnson, Nicholas Hoult, Bill Skarsgård, Willem Dafoe, Ralph Ineson, Lily-Rose Depp, Emma Corrin, Simon McBurney, Paul A Maynard, Stacy Thunes.
Genere: Horror, Fantasy
Paesi di produzione: USA
Anno: 2024
Durata: 132 minuti
Uscita cinema: mercoledì 1 gennaio 2025
Distribuzione: Universal Pictures
Consigli per la visione: V.M. 14