“Scomode Verità” è un film del 2024 scritto e diretto da Mike Leigh. Con Marianne Jean-Baptiste, Michele Austin, David Webber, Tuwaine Barrett, Ani Nelson, Sophia Brown, Jonathan Livingstone.
“Il coraggio uno, se non ce l’ha, mica se lo può dare”, come diceva Don Abbondio. Ma se invece il coraggio fosse proprio quello di ammettere una scomoda verità?
Mike Leigh torna con un film dal titolo esplicito e necessario. Scomode, sì, perché le verità che ci racconta non sono quelle da drammi famigliari, redentivi e pacificati, ma quelle che ci fanno stringere i denti e voltare lo sguardo. E il suo più grande merito è forse proprio questo: costringerci a restare lì, a guardare.
Pansy non è un personaggio “scomodo”. È sgradevole, violenta, logorante. Eppure è proprio questa scelta radicale che rende il film così potente. Marianne Jean-Baptiste la interpreta con una forza ruvida, senza mai cercare una facile empatia. Pansy soffre e soffoca chi le sta vicino. È fragile e respinge ogni gesto d’aiuto. Una figura borderline tra disagio mentale e ferite non rimarginate.
Il film è attraversato da silenzi pesanti, dialoghi taglienti, piccoli gesti carichi di frustrazione. Il marito e il figlio non reagiscono più: si sono anestetizzati, hanno imparato a sopravvivere in quell’ambiente saturo di amarezza.
In totale contrasto, la sorella Chantelle rappresenta una fonte di luce: allegra, affettuosa, presente. La loro relazione è una delle chiavi più riuscite della sceneggiatura. Cresciute dalla stessa madre, ma con due visioni opposte su di lei. Da qui due modi inconciliabili di stare al mondo.
Mike Leigh dirige con la consueta attenzione al dettaglio umano, con un’intimità che non cerca lo spettacolo, ma l’autentica verità. E questa verità, appunto, è spesso dura da digerire. Una delle più scomode verità è quella che, quando viene meno la promessa “nella buona e nella cattiva sorte”, a volte un matrimonio finisce nel silenzio più assordante.
“Scomode verità” è un film spigoloso e sincero, che non offre facili soluzioni, ma una riflessione profonda sulla famiglia, sul dolore che si tramanda, sulle parole che non si dicono. È una visione dura, ma necessaria, perché, come ci suggerisce Leigh: l’unico modo per rompere l’immobilismo è trovare il coraggio – anche scomodo – di dire le cose come stanno.
SINOSSI
Scomode Verità segue la storia di Pansy (Marianne Jean-Baptiste), una donna depressa, soggetta a violenti attacchi di ira. La sua ipersensibilità la rende vulnerabile a ogni minima provocazione. Con un tono costantemente critico, opprime il marito Curtley (David Webber), un idraulico tranquillo e remissivo, e il figlio Moses (Tuwaine Barrett), un giovane dal temperamento spento che fatica a emergere sotto il controllo della madre. Ma l’insofferenza di Pansy non si limita alle mura di casa. Al supermercato, attacca briga con una cassiera inesperta e con una cliente colpevole solo di aver preso le difese della ragazza. Sua sorella minore, Chantelle (Michele Austin), sempre allegra e sorridente, è esattamente il suo opposto. È l’unica che non si arrende, la sola disposta ad ascoltare Pansy anche quando tutti gli altri si allontanano. Durante una riunione di famiglia per la Festa della Mamma, Pansy si lascia andare a una confessione, il suo matrimonio con Curtley non è il frutto di una scelta convinta, ma un ripiego da cui non ha mai trovato il coraggio di fuggire. Questo momento di vulnerabilità segna un punto di svolta.
Regia: Mike Leigh
Cast: Marianne Jean-Baptiste, Michele Austin, David Webber, Tuwaine Barrett, Ani Nelson, Sophia Brown, Jonathan Livingstone
Genere: Commedia, Drammatico
Paese di produzione: Gran Bretagna, Spagna
Anno: 2024
Durata: 97 minuti
Uscita cinema: giovedì 29 maggio 2025
Distribuzione: Lucky Red
Consigli per la visione: Film per tutti