Thelma – Una commedia minimalista, bizzarra e stravagante

“Thelma” è un film del 2024 scritto e diretto da Josh Margolin, con June Squibb, Fred Hechinger, Richard Roundtree, Parker Posey, Clark Gregg, Malcom McDowell, Nicole Byer e Corallo Peña.

Quand’è che comincia la vecchiaia? Quando una persona diventa un peso per i familiari e la società?
Negli ultimi anni le truffe telefoniche e/o in generale quelle on-line sono diventate più diffuse e sofisticate di quanto si immagini. Le vittime, sempre più numerose, vengono raggirare nei modi più raffinati e tremendi possibile. Nello specifico, le truffe che tendono a colpire gli anziani, o comunque le persone poco avvezze alla tecnologia, sono di certo quelle maggiormente in crescita.

Comunque, la sensazione di vergona e rabbia che una persona prova dopo aver capito d’essere stata raggirata non conosce età. Le vittime si sentono stupide, inutili; rischiano addirittura di cadere in depressione, a causa del senso di colpa generato dall’essere cadute così ingenuamente in una trappola che spesso sfiora la perfezione.

La narrazione di “Thelma” è tutta incentrata su una truffa telefonica ai danni di simpatica e dolce nonna, che viene raggirata facendo leva sul suo amore nei confronti di un nipote, ma leggendo con maggiore attenzione lo script, si capisce come l’intenzione del regista/sceneggiatore sia stata quella d’andare oltre il semplice fatto criminoso.

“Thelma” affronta il tema della vecchiaia, di come questa fase della vita influisca fortemente sull’emotività di un individuo e sia spesso scandita da solitudine, sofferenza e dolorose malattie. Il film è allo stesso tempo un action e un revenge movie, la cui motrice fondamentale è il senso di rivalsa di una donna che vuole dimostrare d’essere ancora lucida e efficiente nell’affrontare ogni avversità.

La pellicola è complessivamente divertente, godibile, anche perché ha un sapore agrodolce e melanconico, soprattutto quando dai toni da commedia, si vira verso un’atmosfera più introspettiva e riflessiva. “Thelma” è una sorta di “Mission Impossible” in cui la protagonista è una straordinaria e gagliarda June Squibb, capace di reggere sulle proprie spalle il peso dell’intero film, dando credibilità e verve ad un personaggio indimenticabile.

Josh Margolin realizza un’opera prima apprezzabile, nonostante i limiti e le criticità tipiche di un esordio registico, e offre allo spettatore l’opportunità di affezionarsi alla cara nonna Thelma, seguendola con affetto nella sua missione, ed elevandola a metafora dei nonni di tutti noi: veri e propri amanti dell’ottimismo e della vita.

SINOSSI

Thelma Post ha più di novant’anni, è vedova da due, è autonoma, ma non cammina più di tanto, anche perché cadere potrebbe risultarle fatale. Ci sente soltanto grazie alle protesi acustiche e la maggior parte delle volte, quando incontra un viso noto, stenta a riconoscerlo. La tengono viva uno spirito indomito, una sana curiosità per il presente, e le attenzioni del nipote Daniel. Quando cade vittima di una truffa telefonica, però, l’orgoglio è talmente ferito che Thelma decide di andarsi a riprendere i soldi che le sono stati rubati, facendo affidamento solo sulla sua determinazione e sullo scooter elettrico di un vecchio amico che vive all’ospizio.

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